Superbonus, firmato il decreto che fissa i tetti massimi

Il ministro Cingolani ha firmato lunedì 14 febbraio il Decreto con il quale vengono stabiliti i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%

Vengono quindi aggiornati i massimali già in vigore per l’Ecobonus e il loro valore risulta essere incrementato di circa il 20%.

Una simile decisione è stata presa in considerazione dell’aumento dei costi delle materie prime e dell’inasprirsi dell’inflazione. In relazione al decreto firmato, il ministro Cingolani ha dichiarato: “Si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo di porre un freno all’eccessiva lievitazione dei costi e riportare il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli Stato e cittadini”.

Si tratta di una norma salva speculazione, approntata per mettere un freno ai prezzi sui materiali e sui lavori edili che sono stati oggetto di rialzi eccessivi quando non sospetti nei mesi scorsi.

I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione. “Con questo Decreto – commenta il ministro Cingolani – si completa l’operazione che sta portando avanti il Governo ponendo un freno all’eccessiva lievitazione dei costi riscontrata in tempi recenti e riportando il Superbonus a un esercizio ragionevole che tuteli lo Stato e i cittadini venendo incontro anche alle esigenze del settore e dell’efficientamento energetico”.

I massimali, che saranno rivisti annualmente, non sono omnicomprensivi in modo da tener conto dell’eterogeneità dei possibili interventi, e pertanto sono stati esclusi IVA, gli oneri professionali e i costi di posa in opera. Per tutti i costi non previsti nel Decreto si farà riferimento ai i prezziari predisposti dalle Regioni e dalle Province autonome o ai listini delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura competenti o ai prezziari della casa editrice DEI. Per queste voci, al fine di evitare speculazioni, sarà comunque indispensabile l’asseverazione della congruità della spesa da parte di un tecnico abilitato.

Un’altra modifica all’attuale normativa del Superbonus e per metterlo, per così dire, in sicurezza dal punto di vista delle truffe, arriverà con il prossimo decreto previsto nel Cdm di giovedì o venerdì lo stesso che sarà dedicato anche al caro bollette. Le maglie troppo larghe della precedente normativa sui bonus edilizi hanno dato il via a un complesso sistema di truffe all’erario ancora difficile da mappare con precisione e che ha suscitato notevoli polemiche tra le forze politiche negli ultimi giorni.

Le ultime ipotesi confermano le linee di intervento anticipate dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. Ogni operazione sarà tracciata dall’inizio alla fine. Per questo è in arrivo un codice identificativo, di fatto una sorta di bollino che accompagnerà le diverse cessioni, e che consentirà di risalire a tutta la filiera. Uno stratagemma che, insieme all’ asseverazione, al visto di conformità sull’adeguatezza dei prezzi e al controllo preventivo dell’Agenzia delle Entrate (che ha cinque giorni di tempo per rispondere),consentirà di evitare il meccanismo di truffe miliardario che ha interessato anche altri bonus, come quello per le facciate.

Si allargano poi le maglie per consentire la cessione del credito più volte,(la norma attuale aveva ristretto il tutto a una sola cessione).

La nuova soglia prevede invece la possibilità di tre passaggi di mano, ma solo se questi avvengono attraverso canali certificati, sicuri, come quelli bancari.

La tabella per tipologia di intervento: bonus_edilizio_14febbraio_2022

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